Il nuovo Huawei P40 Pro sta arrivando e un gigantesco interrogativo risuona: Android sì o Android no?
Eccolo qui pronto a farsi conoscere anche in Occidente, l’ultimo nato in casa Huawei, quello di cui si parla già da tempo, quello su cui le aspettative si moltiplicano a mano a mano che il momento topico si avvicina. I tempi per l’uscita del nuovo smartphone Huawei P40 Pro sono quasi maturi e l’emozione cresce accompagnata anche da qualche dubbio che il tycoon presidente americano ha contribuito ad accrescere dopo la sua dichiarazione di guerra ai device dagli occhi a mandorla. Ma andiamo per ordine.
Huawei con il suo nuovo smartphone può e deve saper stupire, visti soprattutto i successi di vendita inanellati, uno dopo l’altro, con i modelli precedenti che gli hanno permesso di ritagliarsi una rilevante fetta di mercato, tanto da fargli meritare il podio riservati ai più importanti produttori di smartphone del pianeta insieme ai blasonatissimi Apple e Samsung. Gli utenti smartphone addicted parlano americano, coreano e da qualche anno a questa parte anche fluentemente cinese visto che sempre più spesso hanno accordato la loro preferenza ai prodotti del colosso di Shenzhen.
Un nuovo capitolo della storia dell’azienda cinese è, dunque, pronto per essere scritto e il protagonista sarà lui, Huawei P40 Pro, Stati Uniti permettendo o no. Anche se l’uscita del top di gamma della casa non è prevista a breve per il mercato europeo, possiamo già anticipare molto su caratteristiche, prestazioni e stile del nuovo figlio di mamma Huawei. Ecco l’identikit dello smartphone che marca una possibile nuova era della cinese post minacce a stelle e strisce.
Caratteristiche tecniche in pillole
Sul piano più strettamente tecnico, molte componenti del neonato Huawei P40 Pro riprendono quelle del suo predecessore, il P30 Pro, ovviamente il tutto rivisto e migliorato. Partiamo dal SoC, Systhem-on-a-chip, è l’HiSilicon Kirin 990, affiancato da almeno 8 GB di Ram e una memoria interna cha parte da un minimo di 128 GB espandibile tramite microSD.
Il display è un Oled con tutta probabilità da 6,5 pollici senza notch con una risoluzione migliore rispetto al FullHD+ e un refreh rate a 90 Hz. Il comparto fotografico sarà equipaggiato con una quadrupla fotocamera sul retro e una anteriore. Sul lato sensori, anche se le specifiche non sono ancora note, c’è da aspettarsene cinque con un Sony IMX686 da 64 megapixel, un grandangolare da 20 megapixel con un sensore macro, un ToF e l’innovativa fotocamera a periscopio da 8 megapixel dotata di uno zoom ottico fino a 10x.
Concludiamo l’analisi tecnica con un accenno alla batteria: sarà al grafene da 5000 mAh e garantirebbe una ricarica completa in soli 45 minuti. Rapidissima.
Design e connettività di Huawei P40 Pro
Notizie certe su quello che sarà lo stile del nuovo Huawei P40 Pro ancora non ce ne sono, è lecito pensare, però, che lo smartphone sarà molo curato esteticamente e come prima cosa dirà addio al notch.
Dal punto di vista della maneggevolezza è facile immaginare che anche il nuovo nato in casa Huawei si lascerà tentare dal trend attuale. Insomma, il design è tutt’altro che noto, si possono solo fare previsioni. Lo stesso non vale, invece per quello che riguarda la connettività.
Il presente futuro è e sarà caratterizzato dal 5G e di conseguenza il Huawei P40 Pro dovrà essere corredato da tutto ciò che è necessario per poterlo supportare. Dunque, è legittimo pensare che lo smartphone sarà ben corazzato con: una slot per due SIM, Bluetooth 5.0, GPS a doppia frequenza, un sensore digitale sotto schermo, un Wi-Fi 802.11 ac dual band e una presa USB e… chi più ne ha più ne metta.
Software: il grande dilemma del post ban
Questo è il vero nodo da scogliere nel fare previsioni riguardo il top di gamma del colosso cinese. La domanda che tanti affezionati al marchio o neofiti che lo hanno scoperto non da molto e ne hanno già subito la fascinazione si fanno è la seguente: Android sì o Android no?
Il ban voluto dal Presidente degli Stati Uniti per sedicenti ragioni di sicurezza nazionale è stato più volte rimandato e ha visto la reticenza di molte aziende made in USA, fra tutte Google, che proprio con i suoi sistemi operativi Android fa accordi milionari con la società cinese.
Come si comporterà l’azienda di Shenzhen non è ancora noto, non è chiara la posizione che intenderà assumere sia nei confronti di Google che, più in generale, con il governo americano. Se non si dovesse giungere a una soluzione condivisa è molto probabile che a bordo del nuovo Huawei P40 Pro potrebbe trovare spazio una versione di Android 10 senza i servizi Google corredata solo da una serie di applicazioni dedicate proprietarie. E’ comunque presto per saperlo e, anche se marzo è vicino e la produzione è febbrile, le carte in tavola potrebbero cambiare a seconda di quali venti favorevoli o no spireranno da Washington.
Quanto costa? Quando arriva in Italia?
Quanto bisognerà sborsare per fare nostro il nuovo modello? Anche su questo dettaglio al momento è possibile solo fare delle ipotesi, è, infatti, molto difficile pensare che si possa scendere sotto i 1000 euro per la versione base. Insomma, si partirebbe da lì per salire. Inesorabilmente.
La seconda domanda ce la poniamo per sapere quando sarà realmente disponibile sugli scaffali italiani. Anche su questo tema l’azienda cinese non si sbilancia e il Ceo Richard Yu si è lasciato andare solo a un indeterminato: “entro fine marzo”. Insomma, i fiori primaverili potremmo immortalarli con la fotocamera a periscopio del nuovo Huawei P40 Pro.
In attesa che Huawei P20 Pro sbarchi nel Belpaese consoliamoci con alcuni trai i più interessanti modelli della casa cinese. Scoprili.
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