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Boom di Oppo In Italia: venduti oltre 1 mln di device

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Oppo

Lo smartphone della cinese conquista lo Stivale: è record per Oppo

 

“Siamo orgogliosi di celebrare il primo milione di smartphone venduti in Italia e vogliamo ringraziare tutti gli utenti che continuano a scegliere i nostri prodotti e a supportarci ogni giorno: il nostro impegno quotidiano è rivolto a loro e il nostro obiettivo è garantire costantemente esperienze all’avanguardia e la massima qualità possibile. Con queste premesse ci auguriamo che questo sia solo il primo di una serie di importanti traguardi”. Queste sono le parole di Isabella Lazzini, Chief Marketing Officer di OPPO Italia, con le quali viene celebrato l’importante traguardo raggiunto, ben oltre al di là di ogni più rosea previsione.

 

 

La notizia è di quelle che fanno brindare anche di prima mattina e arriva dopo la pubblicazione della classifica realizzata da Counterpoint Research sui più grandi produttori di smartphone in Cina. Oppo a sorpresa sorpassa il gigante Huawei e si aggiudica in Italia il gradino più alto del podio. Nel mese di gennaio, infatti, il colosso made in Cina ha raggiunto una quota di mercato del 21%: un più 33% di vendite su base mensile, e un più 26% su base annua. C’è davvero di che andare fieri.

 

 

E pensare che questo obiettivo così edificante è stato raggiunto dalla società con sede a Dongguan in soli 2 anni dal suo suo ingresso nel mercato italiano. I consumatori del Belpaese si sono lasciati amabilmente conquistare dallo smartphone Oppo in tutti i suoi modelli e declinazioni. Quello che probabilmente ha fatto da traino nelle vendite, portando a questi strepitosi risultati, è l’ottimo rapporto qualità prezzo, marchio di fabbrica dell’azienda cinese, e da lì a 1 milione di dispositivi venduti il passo è stato davvero breve.

 

 

E ora gli occhi sono tutti puntati sull’evento di domani durante il quale finalmente si alzerà il sipario sull’ultimo nato: Oppo Find X3. Scopriamo qualcosa di più. Corri a leggere dopo la foto.

 

 

Oppo dei record
Oppo dei record

 

 

Waiting for… nuovo Oppo

 

L’annuncio del record firmato Oppo anticipa di poco un altro fondamentale momento per la vita dell’azienda made in Cina. Domani, infatti, in diretta streaming sul canale YouTube ufficiale della società, alle ore 12.30, saranno presentati al mondo gli smartphone della nuova serie top di gamma: Oppo Find X3.

 

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Non sono trapelate molte notizie al riguardo, il riserbo regna sovrano, ma stando a qualche piccola anticipazione, è probabile che la nuova linea includerà almeno 3 modelli: Oppo Find X3 Pro, Lite e Neo. Il primo, il vero cavallo di razza dell’azienda, dovrebbe essere supportato dal processore SoC Qualcomm Snapdragon 888, il secondo sul Qualcomm Snapdragon 765 G mentre il terzo sul Qualcomm Snapdragon 865 già visto lo scorso anno.

 

 

I 3 nuovi modelli dovrebbero essere accomunati da un display dalle grandi dimensioni e da un efficiente comparto fotografico. Il design, al contrario, dovrebbe essere leggermente diverso rispetto ai modelli precedenti. Sul piano RAM si dovrebbe partire dagli 8 GB del modello Lite ai 12 GB del modello Pro, il più performante della serie.

 

 

Ovviamente ci muoviamo ancora in un territorio piuttosto ipotetico e nessuna conferma ufficiale è arrivata dalla casa madre, ma l’attesa sarà breve e già domani potremo ammirarli in tutto il loro splendore, i nuovi smartphone Oppo così tanto amati dagli italiani.

 

 

Conclusioni

 

Il successo di Oppo in Italia è indiscusso, lo smartphone made in Cina ha davvero collezionato in un lasso di tempo molto breve moltissimi consensi, complice sicuramente il suo ottimo rapporto qualità prezzo che gli ha fatto scalare posizione nelle classifiche di vendita.

 

 

Tu che ne ne pensi di Oppo? Potrebbe rappresentare la tua prossima scelta in materia di smartphone? Oppure sei tra quel milione di persone che lo hanno già acquistato e ne tessono le lodi?

 

 

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Flop di iPhone 12 mini: gli utenti americani delusi

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offerte Iliad smartphone
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iPhone 12 mini non piace in patria: il display è troppo piccolo

 

Non è successo esattamente quello che ci si aspettava in casa Apple. Le vendite non hanno affatto ripagato gli investimenti e il giudizio è stato pressoché unanime: l’iPhone 12 mini non convince o, almeno, questo è ciò che emerge dall’analisi condotta negli Stati Uniti dalla società di analisi di settore Counterpoint: la versione pocket del melafonino più desiderato al mondo ha rappresentato solo il 5% dei nuovi smartphone distribuiti complessivamente da Apple durante la prima metà nel mese scorso. Poco, davvero, troppo poco.

 

 

Se questa vera e propria sconfitta è da attribuire agli effetti della pandemia che hanno posticipato di diverse settimane rispetto al solito il lancio sul mercato della nuova linea di smartphone Apple, siamo arrivati, appunto, al numero 12, non è dato sapere. Probabilmente le cause dell’insuccesso del piccolo di casa sono da ricercare altrove. Cerchiamo di capire cosa non è piaciuto agli utenti.

 

 

In effetti i consumatori, soprattutto quelli abituati ad avere in mano un top di gamma, uno status symbol come lo smartphone della Mela, sono sempre particolarmente esigenti, di certo poco abituati ad accontentarsi e, anche se l’iphone 12 mini non ha mai nemmeno avuto lontanamente la pretesa di piacere ai più pignoli tra loro, forse Apple con il suo piccolo device ha giocato troppo al ribasso e questo, stando alle stime di vendita, non ha pagato.

 

 

iphone 12 mini deludente
iphone 12 mini deludente

 

 

Identikit di iPhone 12 mini

 

Per chi non lo conoscesse ancora bene, ecco alcune delle caratteristiche principali di iPhone 12 mini:

 

  • Display da 5,4 pollici;
  • Fotocamera anteriore da 12.2 Megapixel;
  • Fotocamera posteriore principale 12 Megapixel ottima per registrare file video in 4K;
  • Processore A14 Bionic da 6 core e 2.9GHz di frequenza di clock;
  • Memoria interna in 3 versioni: 64GB, 256GB o 512GB;
  • Peso: solo 133 grammi;

 

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Le criticità

 

Quello che probabilmente ha decretato lo scarso apprezzamento del mercato nei confronti del melafonino in versione ridotta è un diverso gusto, nuove abitudini che ormai sono alla base delle scelte degli utenti. La ricerca, infatti, ha evidenziato che i consumatori, ormai da anni, sono soliti utilizzare dispositivi dallo schermo grande. Il motivo? Poter fruire in modo più comodo e in un unico colpo d’occhio di contenuti in movimento.

Complici di questa nuova necessità degli utenti sono le piattaforme social, vedi Facebook, Instagram e Tiktok che, su un display dalle dimensioni più generose, garantiscono un’esperienza d’uso migliore.

Le conseguenze dell’insuccesso

 

C’è già chi sta facendo previsioni riguardo il futuro del dispositivo mini della Mela. L’analista di J.P. Morgan, William Yang,  ha dichiarato, non più di qualche settimana fa, che Apple potrebbe, il condizionale è d’obbligo, decidere d’interrompere la produzione del piccolo iPhone 12 vista la scarsa domanda. “L’aggiustamento del mix di prodotti è ben previsto dagli investitori e non dovrebbe essere una sorpresa negativa” – ha detto Yang.

Gli fa eco Tom Kang, analista di Counterpoint: “Tutto ciò è in linea con quello che stiamo vedendo nel più ampio mercato globale, dove gli schermi sotto i 6 pollici ora rappresentano circa il 10% di quota di tutti gli smartphone venduti.”

Cosa succederà a iPhone 12 mini? Il suo passaggio nel mondo degli smartphone probabilmente non lascerà il segno.

Wearable, il 2021 è il vostro momento

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Wearable

L’anno appena iniziato si candida a essere quello dei dispositivi indossabili. Scopriamo i wearable top 

 

Stando a quanto affermano gli analisti del settore, per il 2021 si prevede un vero e proprio decollo dei wearable, i dispositivi indossabili che, già da tempo hanno conquistato gran parte della popolazione mondiale, raggiungeranno il gradino più alto del podio in termini di vendita.

 

 

Le previsioni parlano chiaro: a fine 2021 il giro d’affari sfiorerà gli 81,5 miliardi di dollari, con un incremento del 18,1% rispetto al 2020. E per il prossimo le stime sono ancora più stupefancenti con una spesa complessiva sul mercato dei dispositivi indossabili che sfiorerà i 94 miliardi di dollari.

 

 

L’incremento nella vendita dei wearable rappresenta anche una conseguenza indiretta della pandemia che ha sostanzialmente cambiato il nostro stile di vita. Basta pensare allo smart working, all’allenamento domestico e al boom dei dispositivi per il monitoraggio della salute. “L’introduzione di parametri per l’auto-monitoraggio dei sintomi da Covid-19, insieme al crescente interesse dei consumatori verso le proprie condizioni di salute e prestazioni sportive durante i lockdown globali, hanno rappresentato una significativa opportunità di mercato per i wearables” – ha commentato Ranjit Atwal, senior research director di Gartner, multinazionale che si occupa di consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo della tecnologia dell’informazione.

 

 

Ma quali sono i wearable più venduti sul mercato? Scopriamoli insieme! Tra loro, ovviamente, ci sono i soliti noti, come gli smartwatch, ma non sono gli unici. A far loro compagnia fanno la loro prima apparizione su larga scala anche alcuni indossabili insospettabili. Curioso di sapere di cosa stiamo parlando? Continua a leggere dopo la foto.

 

 

Wearable 2021
Wearable 2021

 

 

Smartwatch e fitness tracker

 

Se gli smatwatch nel 2019 erano indiscussa medaglia d’oro in termini di vendita con un volume di spesa pari al 18,5 miliardi e gli auricolari si attestavano su un volume di 14,5 miliardi, il 2021 ha rappresentato l’anno del grande sorpasso. I dispositivi ear-worn hanno raggiunto i 32,7 miliardi di spesa, mentre gli orologi smart si sono fermati a 21,7 miliardi. E cosa accadrà nel 2021 secondo le previsioni? Gli auricolari consolideranno il loro mercato con una quota di 39,2 miliardi e la vendita degli smartwatch subirà un incremento di 4,1 miliardi.

 

 

La vendita degli smartwatch e, più in generale, di tutto il comparto degli indossabili è incentivata anche dal progresso in ambito tecnologico: sensori interni sempre più accurati, la loro progressiva miniaturizzazione per facilitarne l’integrazione all’interno dei dispositivi, sono solo alcune delle conquiste che hanno permesso e permetteranno agli smartphone come ai fitness tracker di ampliare il loro bacino di utenza.

 

 

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Auricolari bluetooth

 

Gli auricolari bluetooth sono stati i protagonisti assoluti del 2020. Complice la pandemia con le conseguenti restrizioni a cui ci ha costretto e alla diffusione di nuovi modi di lavorare, lo smart working o di studiare, la didattica a distanza, i device ear-worn hanno registrano sorprendenti tassi di crescita.

 

 

La spesa sugli auricolari wireless è salita del 124% nel 2020, per un totale di 32,7 miliardi di dollari e Gartner prevede una spesa di 39,2 miliardi nel 2021. Perché? basti pensare al loro uso per le videochiamate, per esempio. Nel 2022, inoltre si prevede che gli auricolari wireless registreranno una spesa di oltre 44 miliardi di dollari, finendo per ricoprire quasi la metà del mercato totale.

 

 

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New entry: gli smart patche

 

Nuova categoria alquanto imprevista che viene inserita nella classifica di Gartner e che a sorpresa raggiunge il terzo posto con una spesa che passerà dai 3,9 miliardi di dollari del 2019 a 6 miliardi nel 2021 e oltre 7 miliardi nel 2022, sono gli smart patche, i cerotti intelligenti. “Gli smart patches esistono da alcuni anni, ma l’adozione è stata lenta per via di una regulation severa e delle resistenze sia da parte dei medici che dei pazienti, soprattutto per l’automatizzazione della somministrazione dei farmaci” – ha dichiarato Atwal. “L’affermazione dell’e-health, in concomitanza con la pandemia Covid-19, trasformerà la percezione che gli utenti hanno dei dispositivi sanitari automatizzati e farà salire la domanda per gli smart patches“.

 

 

Cosa sono gli smart patche? Si tratta di sensori non invasivi utili per il monitoraggio delle salute. Aderendo perfettamente alla pelle, possono essere usati per misurare la temperatura corporea, la frequenza cardiaca, i livelli di glucosio nel sangue. Inoltre, trovano applicazione anche per la somministrazione di farmaci da remoto, basta pensare all’insulina per i pazienti diabetici.

 

 

E tu quale wearable vorresti? Scegline uno è il must have dell’anno.

 

Arriva entro fine anno il nuovo Xiaomi Mi 11 Pro

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Xiaomi Mi 11 Pro: il colosso cinese punta su un hardware che si preannuncia strepitoso 

 

Sembrerebbe essere agli sgoccioli l’uscita del prossimo top di gamma della casa cinese, l’atteso Xiaomi Mi 11 Pro+. Si tratterebbe della terza variante della famiglia di smartphone top di gamma del colosso dagli occhi a mandorla e l’attesa si fa sempre più trepidante.

 

 

Già durante l’annuncio del nuovo processore Qualcomm Snapdragon 888 c’era stata più di una sensazione che l’azienda cinese fosse al lavoro anche sul suo nuovo smartphone. E ora le prime conferme stanno arrivando.

 

 

Le anticipazioni circa un’uscita prossima, già entro fine anno, dell’ultimo nato in casa Xiaomi arrivano da un rumor pubblicato su Weibo che è perfettamente in linea con quello che ci si aspettava dall’azienda di Pechino. Secondo quello che è stato condiviso, il nuovo smartphone della cinese punterà molto su un hardware che promette di stupire davvero.

 

 

Vuoi saperne di più? Continua a leggere dopo la foto.

 

 

Xiaomi mi 11 Pro is coming

Xiaomi mi 11 Pro is coming

 

Un hardware da far girare la testa

 

Il nuovo smartphone della casa cinese, dunque, vuole fare del comparto hardware il suo punto di forza e, stando a quanto trapelato finora, le premesse ci sono tutte. Ecco le caratteristiche di Xiaomi Mi 11 Pro+:

 

pannello a risoluzione 2K+ con refresh rate a 120 Hz;

 

processore Qualcomm Snapdragon 888;

 

supporto alla ricarica rapida su filo a 100 W.

 

 

Queste rappresentano solo alcune delle caratteristiche che per certo ci si aspetta di trovare all’interno del nuovo smartphone di Pechino, ma con tutta probabilità non saranno le sole. A far loro compagnia ci sarà anche una RAM LPDDR5, un ottimo comparto fotografico e una batteria potente per garantire allo smartphone moltissime ore di utilizzo.

 

 

L’identikit è un po’ scarno, certo, ma per il momento questo è tutto quello che sappiamo. Nulla di più. Anche sul prezzo per ora circolano solo voci che lo danno intorno ai 500 yuan, circa 700 euro, quindi, un costo maggiore rispetto al suo predecessore Xiaomi Mi 10 Extreme Edition. Attendiamo sviluppi.

 

 

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Il nuovo Xiaomi dal super hardware sta arrivando. Tieniti pronto!

Facebook nel mirino dell’Antitrust per WhatsApp e Instagram

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Facebook

Facebook rischia di dover dire addio a due suoi figli adottivi

 

Facebook accusato di aver danneggiato la concorrenza con la sua politica di acqiusizione perpetuata negli anni. Questo, in sintesi, è ciò che sta accadendo negli Stati Uniti. Da una parte l’Antitrust Usa e la Federal Trade Commission, dall’altro il gigante dei social network colpevole di aver acquistato aziende più piccole, vedi Instagram e WhatsApp, allo scopo di eliminare potenziali rivali e generare una sorta di monopolio all’interno dell’universo social.

 

 

Non è la prima volta che Mark Zuckerberg si trova a dover fronteggiare accuse di questo tipo, ma stavolta si sta delineando un profilo più complesso rispetto al passato complice la mutata sensibilità a livello politico nei confronti del tema del monopolio esercitato dai colossi hi-tech. Alle accuse del procuratore generale di New York, Letitia James, infatti, si sono aggiunte anche quelle di altri 47 tra procuratori generali statali e regionali intenzionati a dare il loro contributo. Come se non bastasse, all’Antitrust si è unita anche la Federal Trade Commission che ha avviato una causa contro Facebook per motivi analoghi.

 

 

Insomma, per Facebook si profilano mesi a dir poco impegnativi. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo e il perché di questo: “Tutti contro uno”.

 

 

Facebook nei guai
Facebook nei guai

 

 

La posizione dell’Antitrust USA

 

“Per quasi un decennio Facebook ha utilizzato il suo dominio e il suo monopolio per schiacciare i rivali più piccoli e soffocare la concorrenza. Facebook ha impiegato ingenti somme di denaro per acquisire potenziali rivali prima che potessero minacciare il dominio dell’azienda” – queste le parole di Letitia James, Procuratore Generale dello stato di New York. Il procuratore che ha avviato una procedura antitrust ai danni del colosso social è stata chiara: la condotta di Facebook negli anni è stata anticoncorrenziale.

 

 

Il ruolo della Federal Trade Commission

 

“Il nostro obiettivo è annullare la condotta anticoncorrenziale di Facebook e ripristinare la concorrenza in modo tale che l’innovazione e la libera concorrenza possano prosperare” – così dichiara Ian Conner direttore del Bureau of Competition della Federal Trade Commission. La FTC chiede, di fatto, al tribunale adito di annullare le acquisizioni, in particolare di Instagram e WhatsApp, affinché le due società possano tornare a essere indipendenti. Posizione analoga a quella del procuratore di New York. Antitrust e Federal Trade Commission fanno fronte comune.

 

 

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La reazione di Facebook

 

“Anni dopo che la FTC ha autorizzato le nostre acquisizioni, il governo ora vuole ricominciare da capo senza considerare l’impatto che questo avrebbe sull’ampio gruppo di attività commerciali e di persone che scelgono ogni giorno i nostri prodotti.” – affermano basiti da Menlo Park. Le stesse acquisizioni che oggi sono nell’occhio del ciclone erano, infatti, state approvate senza problemi nel 2011, anno dell’acquisizione di Instagram, e nel 2014, anno di acquisizione di WhatsApp. Ora sembra tutto da rifare.

 

 

Il futuro del re dei social network si preannuncia piuttosto animato

Google Maps Coronavirus: ecco la mappa dei contagi

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Google Maps Coronavirus

Mountain View annuncia: pronto aggiornamento di Google Maps per il Coronavirus

 

“Introduciamo il livello Covid in Maps, uno strumento che mostra informazioni critiche sui casi di Covid-19 in una determinata area, in modo da poter prendere decisioni più informate su dove andare e cosa fare”. Questo dichiaravano da Mountain View alcune settimane fa, con un post sul blog ufficiale a firma di Sujoy Banerjee, Product Manager di Google Maps, e questo è quello che hanno fatto: creare uno strumento, Google Maps Coronavirus, per mappare la diffusione della pandemia in tutto il mondo.

 

 

Se la tecnologia ha un valore aggiunto, questa, se pur tremenda, è l’occasione per dimostrarlo. Se pensavamo che solo ad Oriente, nei giorni più duri e cupi della pandemia, lì dove il virus è comparso per la prima volta per poi estendersi in tutto il mondo, gli smartphone si sono dimostrati utilissimi strumenti di monitoraggio, adesso tutto questo può accadere anche in Occidente.

 

Fire stick tv in offerta su Amazon, scoprilo!

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Fire stick tv

Settimana del Black Friday con fire stick tv al 33% di sconto: l’occasione per provarlo

 

Da ieri è ufficialmente iniziata la settimana del Black friday, quel periodo dell’anno in cui la parola d’ordine è sconti su tutto, dall’abbigliamento ai prodotti cosmetici, dai device tecnologici ai giocattoli, insomma, il momento migliore per iniziare a pensare e a finalizzare i regali di Natale. E quale luogo virtuale più adatto per dare il via allo shopping se non il sito di e-commerce più famoso al mondo?

 

Black friday amazon: che lo shopping abbia inizio

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Ecco il calendario del black friday amazon per non perdere nemmeno un’offerta

 

Mano al portafogli, lì nello scomparto dove con cura è riposta la carta di credito. Mente concentrata su cosa vuoi, cosa ti serve, o, semplicemente su quello che sogni da un po’, ma il suo prezzo, non proprio popolare, ti ha sempre fatto desistere dall’acquistarlo. I prossimi giorni sono quelli del tutto è possibile, almeno parlando di shopping e, in particolare di shopping online sul sito di e-commerce più famoso al mondo: Amazon e il tuo ormai consueto appuntamento autunnale con il black friday amazon.

 

 

Qual è il migliore smartphone pieghevole sul mercato?

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Smartphone pieghevole

Scopri con noi lo smartphone pieghevole che fa per te. Noi te li presentiamo, tu lo scegli

 

Te lo ricordi lo StarTAC, il simbolo di una generazione, il cellulare (allora si chiamavano così, il concetto di smartphone era ancora molto, molto lontano) icona degli anni Novanta? Se sei molto giovane probabilmente no, se, invece, hai superato i 30 e oltre, allora non può non essere impresso in maniera indelebile nella tua memoria e, forse, dentro qualche scatola dei ricordi c’è ancora, un po’ impolverato, stanco e ammaccato ma ancora vivo.

 

 

Ecco, se lo StarTAC era il tuo cellulare di quegli anni, non potrai non lasciarti conquistare da questa nuova, nuovissima generazione di smartphone accomunati da un unico riconoscibile elemento dal pungente sapore amarcord: lo smartphone è pieghevole.

 

Rilasciata la nuova beta di macOS Big Sur

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macOS big sur

 

Incantevoli sfondi e tracce di tre nuovi Mac mai visti prima: tutto questo è macOS Big Sur

 

E’ notizia recente, di quelle che già accendono una certa curiosità, di quelle che si accompagnano con un sonoro WOW. Di cosa si tratta è presto detto: l’artefice è lei, la Mela di Cupertino, il protagonista è lui, il nuovo macOS Big Sur e il pubblico siamo noi, curiosi e desiderosi di saperne di più. Certo, siamo ancora in fase beta, la versione del sistema operativo rilasciata per gli addetti ai lavori, gli sviluppatori, ma di norma non passa molto tempo da questo primo rilascio e presto il nuovo look dell’anima del Mac sarà appannaggio di tutti.

 

 

Le novità della versione beta non sono ancora complete, anzi, quello che hanno avuto gli sviluppatori è stato davvero giusto un assaggio che però fa pregustare una pietanza che promette di far leccare i baffi.

 

 

Sei pronto ad assaporare questo sfizioso antipasto anche tu? Corri a leggere dopo la foto e lasciati conquistare dalle prime novità del macOS Big Sur.

 

 

macOS big sur: qualcosa bolle in pentola
macOS big sur: qualcosa bolle in pentola

 

 

Lo sfondo è protagonista

 

Il rilascio ufficiale della beta di macOS Big Sur è stata il 28 ottobre, questo il giorno scelto per dare la possibilità agli sviluppatori di godersi un aperitivo delle novità di casa Apple. A questa seguirà, sicuramente non tra molto, la beta pubblica, quella destinata agli utenti iscritti al programma di test.

 

 

Al momento la beta è davvero in fase embrionale e l’unica reale novità alla quale, non abbiamo dubbi, ne seguiranno molto altre, riguarda una nuova serie di sfondi, che ricorda quelli già presenti su iOS 14.2. La scelta di Cupertino è, infatti, caduta su immagini reali catturate in natura e alcuni disegni talmente ben realizzati da non avere nulla da invidiare a una foto.

 

 

In totale si contano 40 nuovi sfondi di cui fanno parte: 4 foto con due diverse ambientazioni (giorno e notte) e 4 disegni, realizzati con ben otto diverse sfumature, in modo da essere sempre in perfetto accordo con ogni momento della giornata in cui si decide di accendere il Mac.

 

 

La nuova beta appena rilasciata per gli sviluppatori è la 11.0.1 e arriva pochi giorni dopo il rilascio della beta 10 di macOS 11 agli sviluppatori. Questo fa pensare che i lavori sulla versione 11 del nuovo sistema operativo siano già a buon punto. E’, infatti, plausibile ipotizzare che Apple voglia rilasciare la versione stabile di macOS 11 Big Sur dopo il 17 novembre. Perché dopo questa data? E’ presto detto: il 17 novembre è il giorno in cui Cupertino svelerà  il primo Mac con processore Apple Silicon, il primo della sua generazione, il primo senza processore Intel.

 

 

Scopri l’indizio e trova i Mac inediti

 

Quella che vi abbiamo appena illustrato non è però l’unica novità di casa Apple, c’è qualcos’altro che si muove di nascosto, nel sottobosco e che appare solo agli occhi di chi sa dove guardare. Nella versione di macOS Big Sur sono state, infatti, trovati degli indizi che fanno ipotizzare il lancio di ben 3 nuovi Mac.

 

 

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La data deputata per il grande evento, abbiamo già detto sarà il prossimo 17 novembre, e secondo indiscrezioni abbastanza fondate oltre al nuovo MacBook Pro da 14 pollici, potrebbero arrivare anche un iMac da 24 pollici e un Mac mini. Aspettate per credere.

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