L’incubo di tutti, clienti e operatori: il recesso. Ecco la guida pratica per la disdetta Fastweb
Arriva un momento nella vita di ogni cliente di un operatore di telefonia e connettività in cui, vuoi per voglia di cambiare, vuoi per un aumento di costi, vuoi per un calo delle prestazioni promesse e magari non del tutto confermate, che la parola recesso inizia a risuonare rumorosamente nella testa. Ogni operatore ha la propria procedura di recesso. Oggi è quel giorno in cui prendiamo in esame la disdetta Fastweb.
Nel caso di Fastweb i passi da compiere uno dopo l’altro sono abbastanza semplici e la procedura di disdetta Fastweb si presenta come una prassi abbastanza lineare alla portata di qualunque tipo di cliente anche il meno skillato. Vediamo nel dettaglio la modalità che Fastweb ha pensato per dare ai propri cliente la possibilità di disdire un abbonamento attivo.
La prima cosa da fare è andare a recuperare in un angolo della memoria o, meglio ancora, in un pizzino nascosto da qualche parte in un angolo, speriamo non troppo remoto, della casa in cui opportunamente sono state appuntate le credenziali, fornite da Fastweb al momento dell’attivazione del servizio, per accedere alla Bibbia Fastweb: MyFASTPage. Dalla pagina magica si può serenamente scaricare il modulo di recesso relativo al servizio per il quale si vuole richiedere la disdetta Fastweb.
Una volta compilato in ogni sua parte, il modulo va inviato tramite raccomandata a/r con un preavviso di almeno 30 giorni all’indirizzo Fastweb S.p.a., -Casella Postale 126 – 20092 Cinisello Balsamo (MI). Una modalità altrettanto rapida è una comunicazione da inviare tramite PEC all’indirizzo [email protected], oppure recarsi presso un punto vendita Fastweb o chiamando il Servizio Clienti al numero 192.193.
La disdetta Fastweb diventa operativa entro 30 giorni dalla ricezione del modulo e implica una penale variabile a seconda del tipo di servizio dismesso. Nel caso l’abbonamento sottoscritto preveda la presenza di apparecchi (router, modem) in comodato d’uso, gli stessi devono essere restituiti entro 45 giorni dal momento in cui viene cessata la linea.
Se la disdetta Fastweb non sia per cessare l’abbonamento in modo definitivo, ma per una volontà di migrare verso altro operatore, la procedura è stata semplificata in ottemperanza alle disposizioni previste dall’Agcom. Basta scegliere quale nuovo servizio sottoscrivere, magari confrontando su Tariffe.it quali sono le offerte proposte dagli altri operatori, Tim, Wind, Vodafone, Tre, per esempio, e scegliere quella che si ritiene più rispondente alle proprie esigenze.
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Per eseguire la migrazione, il cliente dovrà comunicare al nuovo operatore il codice di migrazione: nel caso di Fastweb la serie alfanumerica è riportata nella seconda pagina della fattura Fastweb. In questo caso Fastweb applica una penale di 56 euro iva inclusa per le spese di disattivazione.
C’è poi un ultimo caso, non meno frequente, in cui il cliente, subito dopo o poco dopo aver sottoscritto un abbonamento, ci ripensa. Entro 14 giorni il cliente ha, infatti, la possibilità di esercitare il diritto di ripensamento, il cosiddetto recesso anticipato. La procedura è la stessa da seguire per la disdetta Fastweb: basta andare su MyFastPage.
La disdetta Fastweb non ha più segreti.
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