Parliamo di differenze tra adsl e fibra. Quali sono?
Tecnologie di trasmissione dati a confronto. E’ arrivato il momento di scoprire quali sono le le differenze tra adsl e fibra analizzandone le caratteristiche per capire meglio, a partire da una loro conoscenza un po’ meno vaga, quale può essere davvero il tipo di tecnologia più adatta ai bisogni di connettività di ognuno. Perché se i due acronimi sono entrati a pieno titolo nel linguaggio comune, come qualcosa di ormai connaturato alla comunicazione stessa quando si tratta di questi temi, capita anche di sentirli pronunciare in modo indistinto l’uno per l’altro, l’uno con l’altro.
Per questo e per la volontà di fare un po’ di corretta formazione/informazione è opportuno spendere qualche riga per capirle queste differenze, le differenze tra adsl e fibra. E non si tratta solo di una lezioncina scolastica ma rappresenta la volontà di definire per capire e una volta capito, perché no, scegliere e acquistare con cognizione di causa il prossimo abbonamento adsl o fibra con le dovute, appunto, differenze.
Andiamo con ordine, partiamo dalla tecnologia per così dire più antica: l’adsl. L’acronimo Adsl, Asymmetric Digital Subscriber Line, indica la modalità di trasmissione dati ad alta velocità che sfrutta la linea telefonica tradizionale. Nota anche come connessione ultimo miglio, la tecnologia adsl fa parte della famiglia del DSL, il sistema che utilizza il classico doppino telefonico in rame per l’accesso digitale a Internet.
Quando si parla di Adsl un altro elemento che lo contraddistingue anche per chi ne ha una conoscenza solo approssimativa o solo di nome e non di fatto, è la sua asimmetricità. L’Adsl, infatti, è per sua natura asimmetrico poiché caratterizzato da un differenziale tra la velocità di ricezione dei dati (download) e quella di trasmissione (upload). Il download avviene più velocemente dell’upload. Tra i vantaggi più evidenti della tecnologia Adsl, oltre alla separazione delle bande dedicate al download e all’upload, c’è la possibilità di sfruttare i cavi telefonici esistenti, senza complicati lavori d’implementazione per la creazione di nuove infrastrutture di rete.
Sviscerato l’argomento adsl, è arrivato il momento della fibra. La fibra ottica è un tipo di connessione terrestre che utilizza cavi in fibra vetrosa tecnicamente capaci di trasmettere segnali ottici. Proprio per la sua capacità di trasmettere dati più velocemente rispetto all’Adsl, a partire da 10 Mbit/s, la fibra ottica viene anche definita tecnologia a banda ultra larga.
La prima sostanziale differenza tra adsl e fibra sta proprio nella modalità di trasmissione di dati: se l’adsl è per sua natura asimmetrico la fibra, al contrario è simmetrica, in sostanza sia il download sia l’upload sono caratterizzati dalla stessa ampiezza di banda.
Una volta chiarito il concetto di fibra ottica e convinti di essere ormai padroni della materia, ecco che un nuovo dubbio s’insinua serpeggiando nella mente dell’utente. Fibra ottica ok, ma FTTH e FTTC, chi saranno mai? I due acronimi spesso vengono inseriti nella descrizione dei vari abbonamenti presenti sul mercato, buttati lì come se fosse cosa nota. Connessione in FTTC o connessione in FTTH ed ecco che una goccia di sudore inumidisce la fronte. Succede così un po’ come quando a un esame all’università il professore fa proprio quell’unica domanda su cui la preparazione non è proprio certa e sicura ma fin troppo zoppicante e s’inizia atleticamente a praticare la faticosa arrampicata sugli specchi con il rischio scivolamento sempre in agguato. Il dubbio c’è e questo è il posto giusto per fugarlo. Dunque eccoli qui, gli illustri sconosciuti: FTTH e FTTC.
Con l’acronimo FTTH (Fiber To The Home) si indicano le connessioni a banda ultra larga in cui la rete in fibra ottica dell’operatore arriva direttamente fino al luogo (casa o ufficio dell’utente) dove deve essere attivata la connessione alla rete. In pratica tutto il percorso del segnale è coperto dalla fibra ottica, sia per la tratta telefonica primaria sia per la tratta telefonica secondaria.
Con l’acronimo FTTC, Fiber To The Cabinet, si indicano le connessioni a banda larga in cui la rete in fibra ottica dell’operatore di telefonia arriva solo fino alla centralina di zona più prossima al sito in cui deve essere attivata la connessione alla rete, per esempio, l’abitazione o l’ufficio dell’utente privato. Il collegamento in fibra è presente solo nella tratta telefonica primaria. Nel caso di connessioni in FTTC, la distanza tra la centralina e l’abitazione o ufficio dell’utente, che in genere è di qualche centinaio di metri è coperta da una connessione ADSL che sfrutta il classico doppino telefonico in rame.
Ora dovrebbe essere tutto chiaro e l’utente potrà fare uso della sua fresca competenza per acquistare il suo prossimo abbonamento adsl o fibra, magari scegliendolo proprio su tariffe.it , il primo sito di comparazione tariffaria geolocalizzata.
Se l’articolo ti è piaciuto che ne dici di lasciarci un feeedback nei commenti?